12″ – Mantra Breaks
Atipica uscita per Stefano Miele, in arte Madox, che per Mantra Breaks imbastisce nell’original version scansioni di ‘reggae napulitano’, incrociate fra dub e influssi etnici, broken beat qualcuno dice, o più realisticamente un’incisione che potrebbe benissimo entrare in scaletta in uno dei set svarionati, lenti ed eclettici alla Freq Nasty (vedi Breakspoll Vol. 2). Altrettanto trasversale ai generi ma decisamente più adatta a dancefloor che pestano la ‘Diego Armando Goal Version’, techno con infusioni di sonorità nu skool e bassi profondi, quello che serve per punire al momento giusto un pubblico che non è tutto estremo nell’amore di battute rotte e sincopate. Niente male anche il Taishan remix, con una ritmica decisamente più scandita e breaks dell’original version ma anch’esso posizionato nell’ambito di vibrazioni in ‘jamaican style’.
Aurelio Cianciotta
