12″ – 10 Kilo/Karma
Techy breaks marcati Smithmonger. Ancora una volta l’australiano insiste con un groove 4/4, corroborato da trattamenti funky (nel basso) e da un ben iterato sample vocale. Incisione diritta ma efficace che nei synth ipnotici agita positivamente il dancefloor. Buono anche il remix
degli Atomic Hooligan, forse più fascinoso e sbirulo nella prima parte, nonostante il taglio, anche in questo caso, modellato per un pubblico non di nicchia. Il breakbeat lancia l’assalto ai grandi club e la cosa del resto ci sembra perfettamente naturale. A voi la scelta.
Aurelio Cianciotta
