12″ – Tagsta/Karma
Direttamente dalla Tagsta, etichetta che ha visto tra le sue fila breakheadz come Sly Fidelity & Club Foot, Albino Allstars, Circuit Breaker e Richard Thair, arriva JHZ, all’anagrafe James Cocozza (levate subito dalla faccia quel sorriso che avete appena stampato: il Cocozza spacca, e se non vi basta il mio giudizio sappiate prima di baccagliare che gli altri moniker sotto i quali questo artista è attivo sono quelli di Dogzilla e Roxiller – non so se mi spiego). ‘Haus’ pur alimentata da un’impressiva base ritmica, s’adagia su fascinosi trattamenti vocali, incedendo successivamente a elaborazioni ipnotiche e techy che montano nel coinvolgimento (sempre mantenendo il controllo). Ancora più efficace risulta ‘Vogel’, della quale è in rete un artiganale ma stiloso video, scandita, acida, virulenta e grassa, incisione che esula da sequenze nu skool facilmente catalogabili: se infilata propriamente in scaletta può dare tuttavia non poche soddisfazioni.
Aurelio Cianciotta
