Non ce ne vogliate se dopo diversi anni l’appuntamento del Breakspoll a noi non suscita piú l’interesse e la voglia di partecipazione d’un tempo. Niente di personale e neanche di strategico: solo un po’ di noia. Perché, diciamolo chiaro, sará anche una gran bella manifestazione, un momento di visibilitá importante per tutta la scena, ma che palle, ragazzi, questo giro di cordate, di e-mail, di raccomandazioni, di favori e cortesie reciproche. Non se ne puo’ più delle liste pre-compilate, dell’acchiappa-acchiappa consensi, coinvolgendo chiunque abbia una connessione e sia in grado di collegarsi all’apposita pagina del ‘cast your vote’. Non ci sembra poi né funky né cool saper spesso in anticipo chi vince, o perlomeno constatare che i voti siano in gran parte imbrigliati in un equilibrio di forze spesso organizzato e predefinito (siamo italiani, specialisti dell’imbroglio sul filo della legge…ma anche gli inglesi a volte non scherzano). Ci siamo sempre astenuti da tali critiche, anche se il mormorio negli anni si faceva via via più fitto, fino a quando pero’ nel leggere il Sound of Habib Bearded Bullettin di Gennaio, redatto immaginiamo dagli eterei e compassati svedesi di quella prestigiosa label, abbiamo scorto l’irresistibile dicitura: ‘Absolutely No Breakspoll Whoring In This Newsletter’. Allora non siamo soli, abbiam pensato, e ci siamo subito sentiti un pizzico meno maliziosi. Meglio starne fuori, questa è la nostra decisione, e ci scusino gli amici di ogni dove, se non voteremo e non indicheremo nessuno, se non faremo liste e non ci assoceremo a quelle di altri. Il nostro piccolo all’interno della scena cerchiamo di farlo e con un Gooogle Rank (5) più alto di chi in genere vince il titolo di Best Website Breakbeat gia’ siamo contenti per l’attenzione ricevuta.
