Fine Cut Bodies & Chris Carter – Fiddlestick

Fine Cut Bodies & Chris Carter

12″ – Chi
Biografie accumunate dall’estremo talento musicale e dalla militanza in ambito breakbeat, quelle del producer ungherese Attila Fodor e del britannico Chris Carter, ma anche da un’applicazione eclettica, che nelle ultimissime stagioni sempre piú si rivolge a differenti ambiti elettronici , dando e prendendo da più generi musicali, in un continuo scambio di saperi ed esperienze, mai fermi nel crogiolarsi sugli allori. Con tali premesse è gioco-forza che si sperimentino più campi, dando vita ad ibridi forse subito non facilmente metabolizzabili, eppure proprio da questo, a volte, scaturiscono poi nuove traiettorie. Tale discorsetto al fine d’introdurre ‘Fiddlestick’, costruito a quattro mani e poi remixato da un altrettanto valente schiera di collaboratori, virando le cinematiche scansioni, fuzzy e glicciate, dai 134 bpm dell’original version in sequenze più consone ad un uso realmente dancefloor. Ci pensa allora Habersham, nome che s’incrocia spesso nell’elite techy più raffinata e underground, su quel versante, con un ‘Pick Up Stix Mix’, a dire la sua, alternando momenti ipnotici a scanditi contorcimenti, musicalmente evoluti ma a dire il vero non proprio trascinanti, seguito poi dal ciscaucasico Modul, a suo agio nel costruire texture atmosferiche ed intricati profondi paesaggi sonori, techno con minimali componenti melodiche, dall’indubbio fascino. Si chiude per ora con un Fine Cut Bodies & Hazban Mix: anche questo tagliato con verve alquanto cupa e ‘viaggiosa’ ma forse il migliore per quadratura ritmica e nuovi esotismi.