Kontrol Dj – New low price for KDJ500

Kontrol Dj

Non passa giornata oramai che non esca un nuovo controller midi per djing. Perché allora segnalarne uno vecchio? Ma perché – proprio per l’estrema concorrenza – giá adesso si svende quello che é sul mercato da solo qualche stagione, e a questi prezzi, soli 295 Euro, tasse e spese di spedizione incluse, il KDJ500 della ‘Kontrol Dj’, una company spagnola snella ma attrezzatissima, risulta infine per chi vuole approcciare il mondo del digital mixing una delle migliori soluzioni qualità-prezzo. Certo, è forse più spartano del Vestax Vci-100 nelle linee, i comandi essenziali tuttavia ci sono tutti e sono davvero di buona qualità jog wheel, fader, pulsanti e comandi rotativi. Il supporto tecnico poi è ineccepibile: sono stati tra i primi ad esempio a poter vantare i driver per Vista e a supportare a pieno software come Deckadance. Inoltre è interessante la possibilità di poter sfruttare l’uscita midi out mandando dati midi ad altre apparecchiature di tal tipo. Il KDJ500 Software Development Kit (SDK) infine permette di scrivere facilmente nuove applicazioni per il controller. Insomma, una buona ed economica soluzione per chi non ha ancora operato la svolta verso il digitale. Perché sia chiaro in definitiva che su prodotti di questo tipo molti fronzoli non servono. Devono solo funzionare con meno problemi possibili ed essere facilmente riconosciuti dalla gran parte degli attuali sistemi operativi. Come dice il poeta: tutto il resto è noia. La ricerca spasmodica dell’ultima novità, andare a smontare i controller originari per cambiargli il colore dei led, mettere dei nuovi pulsanti ad esibizione di ‘controllerism’ (sequenze di taglia e incolla preparate e trite, decisamente banali come ‘costrutto’ musicale), cambiare il firmware per non essenziali ottimizzazioni, ulteriori operazioni di modding esteriore, possono essere anche divertenti occasioni di ‘riflessione’ sui nuovi paradigmi ‘tecnici’, meglio non esagerare, tuttavia, non prendersi troppo sul serio, quello che è importante – sempre – non è l’attrezzatura che si usa ma la musica, le atmosfere e gli immaginari che vengono ogni volta nella migliore maniera possibile intrecciati.