Ho sempre scrutato – senza mai un successo – quand’ero piccolo, per qualcuno che regalasse le caramelle drogate all’uscita di scuola. Piú grandicello – poi – ho imparato qualche regola fondamentale a proposito di stati alterati e sostanze. ‘La droga non é per tutti’ amava ripetere un caro amico che non é piú tra noi, commentando le ‘gioie e i dolori’
del periglioso crinale tra uso e abuso. In storie tossiche si sá, ‘ci vuole un fisico bestiale’, e io modestamente lo ebbi: altri tempi allora e infine nuove generazioni, le cose son cambiate – ma in fondo neanche tanto – perché il mito d’un vivere più intenso sempre ha presa contrapposto ad una realtá spesso meschina. ‘Drogarsi su Internet senza ingerire alcuna sostanza grazie a I-Doser‘, l’idea puó far sorridere molti, anche se pare sia diventata ‘l’ultima moda fra i giovani spagnoli’, golosi di ‘stupefacenti e allucinogeni virtuali’. Insomma, file mp3 come bustine di plastica arrotolate e chiuse con adesivo da elettricista. Una dose singola costa ‘appena’ 3 euro, mentre un cd con peyotl, cocaina, marijuana e oppio, costano fra i 13 e i 16 euro ed allo stesso prezzo potete scegliere anche qualche variante con lsd, exstasy, morfina e via dicendo. Il sistema sembrerebbe funzionare sulla base dei cosiddetti ‘binaural beats’, frequenze herziane diverse ai due orecchi per stimolare il cervello a seconda della loro intensitá. Le frequenze cerebrali vanno da 1 a 4 Hz per il livello Delta, quello del sonno profondo, fino ad un massimo di 30Hz allo stato vigile, che corrisponde alla frequenza Beta, passando per Theta e Alfa, uno stato quest’ultimo di semiveglia usato nei sistemi di controllo mentale. Le ‘dosi’ proposte da I-Doser si modulano con l’applicazione di alte frequenze asincrone ai due orecchi, in maniera da favorire cosí gli effetti di alterazione della percezione. Effetti simili a quelli delle droghe reali – dicono – senza pericolo e senza nessuna assuefazione. Molti in passato sono stati i siti che hanno utilizzato i ‘battiti binaurali’ per favorire la meditazione, il sonno o curare il mal di testa: mai nessuno tuttavia li aveva applicati alle droghe. Del fenomeno si è anche occupato il TGCom, che perentorio ha sentenziato: ‘lo sballo del futuro è virtuale’. Se lo dicon loro (amplificando l’allarme lanciato dal GAT, il celeberrimo ‘Nucleo Speciale Frodi Telematiche’ della Guardia di Finanza’) ci sará da star assai sicuri sugli effetti. I file ‘droganti’ sono recuperabili attraverso i programmi peer to peer o in alcuni siti appositamente creati per diffondere l’I-Doser. Dice il colonnello Rapetto (… da sbellicarsi …) che lo spaccio virtuale segue gli stessi meccanismi di quello convenzionale: ‘L’I-Doser all’inizio viene regalato come una dose tradizionale – scaricare i file è quindi gratuito – dopo, per procurarsi la dose, bisogna pagare dai 5 ai 10 euro’, infine non potrete piú smettere. Ad essere onesti – tuttavia – si sottolinea il fatto (ma quanto è fatto questo colonnello?) che rispetto alle droghe tradizionali le dosi virtuali sono utilizzabili piú e piú volte. E ancora, ‘l’uso di questi infrasuoni non è sconosciuto alle forze di polizia (lo avevamo sospettato …), che all’estero li usano come deterrenti, ad esempio nelle discoteche per calmare i ragazzi’. Insomma, sono queste le cose di cui s’occupano al ‘Nucleo Speciale Frodi Telematiche’: ecco perchè ogni giorno la vostra casella di posta elettronica è ingolfata dal phishing proveniente da ogni dove e nessuno fa niente. Loro stanno studiando come arginare la pericolositá sociale della devastante diffusione delle nuove cyber-droghe. Pazzesco!
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