Arte Involontaria Nelle Metropoli – Detournements Coatti

Arte Involontaria Nelle Metropoli

La città è un sistema molto complesso d’insidie, guazzabuglio instabile di passaggi e tensioni, mutevole nelle umane azioni, la cui ‘presenza’ viene sovente registrata su muri e palazzi – fra centro e periferie – debordando nella percezione spesso assopita del nostro consueto vivere quotidiano. Estremo rigurgito dei non-ascoltati, tracce visibili d’un racconto pubblico e senza filtri, incuranti dei possibili danni materiali o di determinare un senso, tali segni si dispongono nel divenire casualmente espressioni compiute, nell’esibizione – infine – d’un inquieto modo di stare al mondo. Presunzioni d’arte, calembour, contorti ‘commenti’ politico-sociali o manifestazioni involontarie della scaltrezza metropolitana: tag, scritte e graffiti spontanei, non necessariamente – quindi – correlati alle strategie tipicamente ‘street art’, risultano spesso ‘opere’ più iconicamente efficaci, proprio perché immediate, effetto d’una insubordinata vocazione di resistenza non-buonista al dominio. ‘Io e Te Tre Metri Sotto An Treno’, o scritte similari, vanno bene interpretate per la riottosità positiva che esprimono. Non un rassicurante neo-volgo simil-Cesaroni – al contrario – piuttosto uno slittamento delirante, cinico e meditabondo, specchio d’una condizione socialmente infelice e culturalmente meschina.