Brooklyn – This Fragrance Is Not Cheap

Brooklyn

Sarà disponibile questo mese nelle più esclusive profumerie internazionali, ‘Brooklyn’, mescola magistrale di fragranze, sapientemente prodotta dalla Bond No. 9, casa newyorkese specializzata in aromi raffinatissimi e fashion. Nel caso particolare di codesta realizzazione, l’effetto è quello di combinazioni unisex odorose di cardammonio, essenze agrumate, legno di cipresso, foglie di geranio e bacche di ginepro. Come ‘packaging’ per un simile lussuoso prodotto – 220 dollari a confezione – mai ci saremmo aspettati una boccetta in vetro ‘taggata’ in stile graffitista. Che a memoria si ricordi, in giro per la Grande Mela, nel periodo compreso fra la metà degli anni settanta e gli ottanta – stagioni splendide per clubbing, arte e graffitismo – le acque più costose furono quelle distillate, sempre arricchite d’altre ‘odorose’ ed ‘efficaci’ essenze. Del passaggio epocale che nella metropoli statunitense ha visto avvicendarsi per vita sregolata prima la Factory di Warhol e poi artisti come Basquiat, Keith Haring e Robert Mapplethorpe, della congiunzione tra strategie neo-pop, rap ed arte urbana, si recupera adesso ogni possibile anelito, estetizzando anche il ‘trash’ d’una grezza scrittura d’artista. Estetiche d’antan, ancora portatrici di certo fascino, vengono immediatamente ‘ricondizionate’, stadio ultimo del consumo, ‘styling’ estremo che non si preoccupa più d’alcuna funzione. L’enfasi negli oggetti, nel vestire, in ogni manifestazione materiale della vita, stilizzazione d’esistenze solo in apparenza non ordinarie, s’impone coma forma diretta, non mediata neanche da strategiche consonanze. Qualsiasi segno può essere convertito in qualcos’altro, si può essere qualsiasi cosa: quelle tag schizzate ed astratte, per la prima volta apparse nei cessi di qualche discoteca malfamata, adesso fanno bella mostra in un profumo costoso che solo pochi possono permettersi, mentre i graffitisti – quelli veri – finiscono ancora in galera. Non c’è limite al peggio ma qualcuno potrà essere lieto che latrinalia ed alta moda, bassifondi e ricca borghesia, siano di nuovo – in qualche modo – ricongiunti.