Perreo – Dancing Doggystyle

Perreo

Non siamo in territori molto lontani da quelli del daggarin (forma di ballo già più volte segnalata nei post di Wicked Style), sulle note dell’hip hop e del reggaeton, filiazione del booty shakin ed in generale di quella che si dice grinding dance: il perreo è un ballo originario di Puerto Rico che si esegue solitamente in coppia, anche se molte ragazze si prodigano in performance solitarie d’esplicito richiamo sessuale. Un ‘dancing doggystyle’ manifesto e lascivo, con movenze che possono essere ‘rapide-aggressive’ o ‘lente-romantiche’ – si fa per dire – in un alternanza di movimenti presi anche dalla salsa e dal merengue, dove è comunque importante sempre mantenere un contatto col partner. In fin dei conti è uno strusciarsi che dipende molto dall’agilità dei ballerini e – soprattutto – dai non mediati e lussuriosi movimenti di bacino dell’interprete femminile. Indubbia la metafora ed il suo richiamo, nell’accoppiamento dei corpi, questo ‘sexo con ropa’ (sex with clothings) può essere naturalmente accompagnato da sonorità eccessive, jackin e saltellanti. Anche se il termine perreo deriva da ‘perro’ (cane), ricordando il movimento a scatti che questo animale fa durante l’amplesso, è sempre al femminile la regia del ballo: è infatti la donna a definire la distanza minima o massima dal suo partner. Se sia sessista questa esibizione e se offenda altre donne non sappiamo. Sembra chiaro comunque che in codeste performance abbonda l’allegria, la condivisione, a volte anche frammista ad una certa sfida, senza – tuttavia – mai alcuna reale violenza o costrizione forzosa. A noi in particolare piacciono i movimenti ‘cyclone’ e ‘vibrate’, entrambi specifici nelle posture, alquanto difficili da realizzare e spettacolari. In rete è facile trovare video interessanti, con ballerine giovani e meno giovani, belle e brutte, che si prodigano in performance più o meno esaltanti. Non è necessaria una cattedra in sociolinguistica per capire che non voteremmo queste signorine per un posto in parlamento ma – egualmente – nemmeno additiamo i loro padri per averle messe al mondo così frivole e gioiose.