Camel – Dada

Camel

12″ – DeadFish
Al suono d’un inconfondibile “dada-dan-do…porompompero” sulla nuova etichetta di Mowgli, arriva Camel, al secolo nuovo alias del sardo-bolognese Andrea Maver, nostra vecchia conoscenza via Mantra Breaks. Ennesimo artista quindi che a una certa stasi in ambito nu skool, reagisce diversificando le proposte, attrezzandosi per battute più diritte e housey . Quella di Camel – a mio avviso – si configura davvero come una proposta molto eclettica: in “Dada” si ritrovano infatti affianco alle rimembranze vintage e lounge del riff, quelle commistioni un poco saltellanti di certa fidget, stemperate allo stesso tempo da un attitudine anche decisa e techy. La mescola pur se apparentemente contorta – a dirla – in realtà è assai fresca e disinibita, funziona in pista ed è quello che conta. Molto buona anche la traccia successiva, “Mariachi”, quella da me preferita, più ritmica, terzomondista e ondivaga, con interessanti inserti vocali maschili e traballanti intrecci. Si prosegue con “Mascara”, più ipnotica e secca, “minimal-maximal” insomma, a volerla dire con una battuta. Per finire c’è “Cohiba” e le trame progettuali quelle rimangono, sulla soglia dei 126-127 bpm, grazie ad evoluzioni in “continuum”, atmosfere esoticheggianti e ineccepibile qualità d’assemblaggio.