Qualcuno penserà: ecco il solito “switcher” che dalle fetecchie di Windows arriva al sommo OX su un nuovo sfavillante Macbook Pro…. neanche son passati dieci giorni che usa la nuova “macchina” e già spara sentenze. Ebbene, la sentenza è una sola: laptop favoloso, sistema operativo che in effetti non ammette paragoni, semplice, intuitivo e stabilissimo. Quello che proprio non riesco a digerire è iTunes, cacca-player per davvero, astruso esempio di software tutto-fare, indecente componente che non dovrebbe mai far capolino in un sistema operativo siffatto. Un programma che copia qualsiasi file audio passi sull’hard disk, che si mette in mezzo nella gestione di Traktor facendoti comparire nella “Collection” tracce che non dovrebbero esserci – ad esempio quelle tutte frammentate di una raccolta mixata che hai appena ascoltato – che si vanno a mescolare con quelle buone, duplicando a volte i titoli e creando solo una pazzesca confusione nella ricerca dei brani e nella catalogazione. Personalmente voglio decidere io dove mettere le cartelle che userò e come, dividendo, nominando e taggando i file come meglio mi aggrada. Eppure in virtù di procurarsi sempre più vendite di iPod questo su Mac non è possibile, o è difficilmente conformabile (diciamo così, per prevenire il solito intervento fanatico atto a spiegare che invece si può rendere l’iTunes silente, che si può cancellarlo….che si può renderlo uno strumento accettabile… tutte cose che si possono fare, naturalmente… ma con molti, molti fastidi). Non sono il solo a non gradire iTunes – ho scoperto – e per svariate altre e più importanti ragioni questo software è finito nel mirino dei consumatori, non solo in Francia e in Norvegia ma anche nel resto dell’Unione Europea. Il più importante sistema di downoad a pagamento della Apple è infatti sotto accusa per la “chiusura” del sistema nei confronti dei lettori mp3 differenti dall’iPod, faccenda ritenuta contraria alle regole della concorrenza. Sembrano tutti in guerra contro ITunes – e mi associo anch’io nel mio piccolo – Amazon, la Warner e la Universal, James Blunt, MySpace, Omnifone, il nuovo Napster e i Cure già si sono espressi senza mezze misure. E che diamine: il mio problema tuttavia era solo rinominare e ritaggare i file, rendendo inoffensivo iTunes in un cantuccio: tanto di comprare “files” sul loro store online, mai mi è passato per la testa. Dopo l’utilizzo di una versione demo di ID3 della P-A System (software per Mac OX che tuttavia non arriva alla semplicità ed efficienza del mio vecchio “MP3Tag” su pc) ho scoperto un altro efficace programmino, questo completamente gratuito, Musorg, ideato da quel sant’uomo che corrisponde al nome di Tuomas Peippo. Applicazione impeccabile, che supporta il tag editing e il rename senza complicazione alcuna e con una funzionale interfaccia grafica che permette di passare da un flie all’altro di una cartella in maniera agevole. Tuomas Peippo è stiloso anche come fotografo, questa foto a commento del post è infatti un suo scatto che ho trovato sul sito. Altamente consigliabile per tutti i digital dj che fanno girare il loro software di mixaggio su Mac.
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