Vlad Sokolov – Clarence

Vlad Sokolov

12″ – Feta
Se è Vlad Sokolov a menar di cassa e l’head honcho della label è The Bulgarian – a scuotere la testa o a dare il suo assenso – state ben certi che il risultato non potrà che essere di gran pregio. Mamma mia quanto buono in questa occasione, perche “Clarence” nell’original version spacca, re-inventando citazioni jazzy con sguaiatezza di forme e contenuti, saltellando – alla lettera – di palo in frasca, senza perdere l’equilibrio: magnifica incisione, da suicidio per ex-jazzisti ora in pasta con house melliflua, lounge e pifferate simili (in Italia ancora sopravvivono esemplari di tali specie). Dai 127 si passa ai 130 bpm nel remix di Wonk, buono per gli amici (in genere più giovani) che suonano l’electro-fidget a questo numero di battute (e anche oltre). Personalmente – gradisco fermarmi alle quote prima menzionate, ma siamo là, nulla vieta aggiustamenti di pitch, nell’una o nell’altra direzione, se gli intrecci saranno quelli da voi preferiti. Appena più scarno – minimal-maximal – il remix di Charlie Changa Kwaito, comunque alquanto bongolato e digitalmente tribale.