
12″ – Sunday Best
Ci travolgono di controverse emozioni i Dub Pistols, agitando un sentire cosmico ancestrale, dalle cadenze scure e ispirate, assecondando una cucina sonora alquanto tradizionale ma autentica: quindi efficace. Ognuno ha una propria maniera d’attraversare la realtà che cambia, ci sono soggetti maggiormente lesti – e a volte anche molesti – nell’approdare a forme nuove, altri più ponderati ma comunque ben pronti – quando serve – a mutare direzione. Altri ancora preferiscono incedere a botta sicura, marcando – al contrario – quello che si conosce meglio, insistendo semmai su una propria personale poetica applicata al genere. Nel caso di questo combo, tutto è snocciolato in maniera alquanto fluida, così “I’m In Dub”, incisione fonda e space, s’impone fascinosa, distillato d’una sapienza urbana del quale noi italioti possiamo solo fantasticare. Si troverà posto – forse – nei differenti remix per qualche riscrittura tendenziosa, meglio aderente ai nuovi sviluppi musicali. Questo abbiamo pensato nell’approcciare ai vari rework, anche se la traccia di Cotti, successivamente ascoltata, risulta ancor più datata, aggiungendo di suo sfumature mainstream e costruzioni orchestrali di taglio black pop. Meglio il remix a firma D-Funk “Summer Of Love”, anche se certo gusto patinato e insistito rimane forte pur fra le rime inneggianti degli mc. Neanche Foamo, modulando genuine inclinazioni dub, riesce a far piazza pulita dei vocal vecchia maniera e Hacksaw con un remix minimale pure, ci lascia freddini a tergo d’una rilettura houseggiante e intimista. Succede poi Marten Horger, la versione vocal marchiata RSD e si riscatta – parzialmente – solo il “Sunday Best Cosmic Mix”, viaggioso, hammondesque e groovy: appunto antico. Si vede la luce con i Groove Diggerz per quanto riguarda la costruzione ritmica ma ancora imperversano i vocal femminili “stracciamutande”.