
12″ – Giant Pussy
L’ex-Coburn Tim Healey, dopo il fortunato debutto con “Yo Yo Get Funky”, ritorna sulla sua Giant Pussy con una esplosiva “Pocket Rocket”, incisione che nell’original mix compie sfracelli, rendendo merito appieno dell’headline di casa, pomposamente contrassegnata dal motto “a vault of sleaze, trash and bass”. La traccia in questione è tagliata su moduli fidget, a 126 bpm, fortemente bassosi e metropolitani, depravati da intrecci pop in un mash up quanto mai sbilenco, riportato subito a una cattiveria d’intenti, in forme stradaiole e glicciatamente inneggianti. Rap ed r’n’b, cadenze saltellanti, mc e frequenze ghetto ultrasoniche, questa è la nuova ricetta esibita, virata poi nel remix di Tes La Rok in cadenze dubstep infuse, salendo ovviamente di molti bpm. “Mash Up Boys” esibisce invece intrecci più giocosi e ibridati, frammisti a convulsioni indie-punkish-rap, facendo incontrare old skool e nu skool al saltellare wonky delle nuove tendenze. Se si pensa che nella gran parte delle serate “synth-pop” italiane (in stile Erasmus party o ARCI-sfiga) si suonano sempre i soliti 30-40 pezzi, c’è da tagliarsi le vene in patria.