
Si dice big room hard electro adesso ma lo spirito per quanto mi riguarda è rimasto sempre lo stesso, produzioni electroidi, bassose e urticanti, che poco hanno a che vedere con l’house di matrice deep e uno stile troppo rarefatto e progressivo. Ė una zozza house glicciata – insomma – quella che fa ancora girare la nostra voglia, appena mondata adesso da frequenze esasperatamente saltellanti e fidgette, sempre recuperando il massimalismo della prima ora, in guisa solo un pizzico più tecnoide e ipnotica, non disdegnando infine influenze ed innesti dubstep. Questo dj-set è stato registrato live e non aggiunge nessun effetto o edit successivo, materia grezza – e in alcuni passaggi grezzissima – che ci piace però lasciare così, a testimonianza del suono reale che scaturisce dalle nostre consolle. L’estate volge al termine e molti saranno sulla strada del ritorno: forse la situazione migliore per godere – in aereo o in macchina – delle suggestioni qui lanciate. “The City Was Addicted”: nuovi suoni sintetici hanno iniziato il contagio, suggestioni-schegge innestate da differenti dimensioni temporali, nel combinarsi apparentemente spontaneo delle cose, senza “storia”, “trama” o “continuità” alcuna. Mutazione “in corso” e trapasso, frullando quello che di meglio arriva affilato alle nostre orecchie. “The City Was Addicted” potete downloadarlo liberamente QUI.