È stata realizzata in occasione del Dockville Festival di Amburgo questa installazione – prevalentemente luminosa e notturna – ridondante un poco della paranoia instillata dalla fuga di materiale radioattivo avvenuta nel Marzo del 2011 in Giappone. Sono 100 le figure, predisposte nei “classici” rimandi della “simbologia” da tute bianche, a invitare idealmente alla riflessione sulla sicurezza dei sistemi nucleari, implicitamente ammonendo sull’abuso di energia, nella penombra campestre, rischiarata solo da fievoli lucine. Il particolare allestimento fa pensare a un drappello di forze speciali in formazione d’attesa o – se preferite – a dei vigilantes inquietanti, “silhouettes” effimere predisposte ad arte da Luzinterruptus, artista avvezzo nell’utilizzo di linguaggi spurii contaminati da segni luminosi di vario tipo.
