Not If But When – Culture Beyond Oil

Not If But When

Una delle più potenti multinazionali del pianeta, l’ex British Petroleum, responsabile del disastro del Golfo Del Messico, ha sponsorizzato i maggiori musei britannici con oltre undici milioni di euro per i prossimi cinque anni. Oltre al British Museum, beneficeranno di tali fondi anche la Tate Britain, la National Portrait Gallery e la Royal Opera House. “Per portare avanti operazioni con pesanti impatti nel resto del mondo, compagnie quali la BP hanno bisogno di costruire la propria legittimazione sociale all’interno dei paesi dove il petrolio viene consumato”. “Per questo sponsorizzano musei e istituzioni culturali”, per rifarsi un immagine a fronte delle tante porcherie che combinano dove possono (leggasi preferibilmente paesi del terzo mondo). Gli effetti nefasti dell’ oro nero sono “spettacolarizzati” da organizzazioni quali Platform, Liberate Tate e Art Not Oil, facendo da sfondo a performance artistiche tese a far collassare definitivamente il binomio cultura e petrolio. La pubblicazione “Not If But When: Culture Beyond Oil “, presentata verso la fine dello scorso anno, è un compendio visivo e narrativo delle azioni condotte dagli attivisti dopo la catastrofe della Deep Water Horizon, teatralizzazioni che tengono a sottolineare quanto i “costi umani” di tali politiche scellerate siano incommensurabili.