Bike Polo – Active Subcultures

Bike Polo

Abbiamo da sempre la fissa degli sport di strada e dopo l’Urban Golf è la volta adesso di concentrarsi sul Bike Polo, uno sport inventato in Irlanda nel 1891e che è stato già presente come sport dimostrativo alle Olimpiadi di Londra 1908. Il gioco è molto simile al polo solo che i cavalli – naturalmente – sono sostituiti dalle biciclette. Lo scopo del gioco, giocato da due squadre, è segnare un punto in una porta colpendo la palla con una mazza. Si può giocare con qualsiasi bicicletta, le estremità del manubrio devono essere tappate e bisogna avere almeno un freno. Una trasmissione fissa equivale ad un freno. Le coperture per le ruote (pologuards) sono ammesse, mentre qualsiasi aggiunta al telaio destinata alla difesa non è permessa. Le teste delle mazze non devono essere di metallo o di qualsiasi altro materiale tagliente e/o che potrebbe frantumarsi o scheggiarsi. L’estremità di ogni mazza deve essere tappata. L’arbitro avrà sempre l’ultima parola per quanto riguarda la sicurezza delle mazze. Le squadre sono composte da 3 giocatori e si inizia la partita da dietro la propria linea di porta con la palla posta al centro del campo. Il gioco inizia quando l’arbitro dice “3,2,1, Polo!”, dopo di che qualsiasi giocatore può correre verso la palla per prenderne possesso. Un goal è valido quando la palla attraversa interamente la linea della porta. Dopo un goal la squadra che ha segnato deve tornare nella propria metà campo e non può superare il centro campo finché la palla o un giocatore avversario abbiano passato la metà campo. La squadra che ha subito il goal prende possesso della palla. Nessun giocatore della squadra che ha subito il goal può passare la metà campo (con o senza palla) fino a che almeno due giocatori avversari siano tornati nella propria metà campo, uno di questi giocatori può essere il portiere che era già nella propria area. Se è stato segnato un goal un giocatore che ha messo un piede a terra non è obbligato a fare “tap out”, ma deve ritornare nella propria metà campo. Un tiro può essere fatto solo con la parte finale della mazza. Uno shuffle si ha quando si colpisce la palla con il lato lungo della testa della mazza oppure quando la palla viene spinta con la parte finale della mazza. Un shuffle offensivo non viene considerato goal. Se la palla viene mandata in porta dalla squadra in attacco attraverso uno shuffle, il possesso della palla passa alla squadra in difesa. Se una squadra mette la palla nella propria porta in qualsiasi modo è goal per la squadra avversaria. È consentito fare pallonetto e/o trascinare la palla bloccandola con la parte finale della testa della mazza ma in ogni caso con tali metodi non si può segnare. Se la palla viene trascinata, prima di fare è goal è necessario passare la palla. È consentito fare pallonetto e/o trascinare la palla bloccandola con la parte finale della testa della mazza ma in ogni caso con tali metodi non si può segnare. Se la palla viene trascinata, prima di fare è goal è necessario passare la palla. I giocatori non devono mettere i piedi a terra. Ogni volta che un giocatore mette un piede a terra è fuori dal gioco fino a che non fa “tap out” (colpire con la mazza un oggetto messo ai due lati del campo). Il giocatore deve immediatamente fare tap-out e non ostruire volutamente il gioco. Ostruire intenzionalmente il gioco dopo aver messo un piede a terra è considerata una grave penalità. Un possibile goal bloccato da un giocatore fuori dal gioco a causa di un piede a terra non è un goal. Appoggiarsi alla porta non è consentito, se capita, bisogna fare “tap out”. Non è consentito lanciare la propria mazza, farlo ed è considerata una grave penalità. Un comportamento eccessivamente aggressivo, inutili sgomitate, afferrarsi, spingersi, colpire con le mani o con i piedi, testate, saranno considerate gravi penalità. Contatti tra “pari” che sono consentiti Contatti non aggressivi corpo-corpo, mazza-mazza o bici-bici sono consentiti. È inoltre consentito colpire la mazza del portiere. Contatti tra “non pari” che sono consentiti Il contatto corpo-palla è consentito solo se il giocatore è seduto in sella con i piedi sui pedali, un mano sulla mazza e l’altra sul manubrio. Se la palla si incastra nella bici o nel corpo di un giocatore bisogna lasciarla cadere. Dopo ogni fallo (eccetto per il piede a terra) la squadra che subisce il fallo prende possesso della palla. Anche in Italia, per non parlare del resto d’Europa, si sta assistendo a una crescita esponenziale di questo sport, che adesso può vantare forum, diversi circoli e associazioni sparse da nord a sud, tornei indoor e all’aperto. L’affermarsi di nuovi sport urbani e del bike polo in particolare si sta diffondendo a macchia d’olio in tutto il mondo sopravanzando anche gli sport tradizionali, facendo fare a meno di federazioni e organizzazioni troppo irregimentate, qualcosa che li rende ancora più attraenti agli occhi delle ultimissime generazioni.