EDM – Festivals Are Killing Clubbing

EDM

La sovrabbondanza di grossi festival elettronici non sempre sembra avere un impatto positivo sulla scena clubbing. Questo – almeno – secondo quanto è riportato ultimamente in molte discussioni su diversi blog in giro per il mondo. La causa – a detta d’alcuni – starebbe nel prezzo esorbitante dei grandi eventi che porterebbei più giovani a negarsi qualche “normale” serata di musica, andando a colpire proprio lo svilupparsi delle scene locali, facendo mancare quella spinta che solo i “regular clubbers” possono infondere in un progetto. Nel tentativo di piacere a molti, gli organizzatori dei grandi festival – alla fine – spesso non accontentano nessuno. Avere tre ore d’attesa per il live successivo uccide facilmente l’eccitazione se quello che sta andando non è per niente di nostro gradimento. I promoter dei festival vogliono solo grossi nomi e questo delle volte condiziona le scelte. Anche nel nostro piccolo, in Italia, ci si può ritrovare a sentire – come ad esempio è accaduto l’anno scorso al Day Off Festival – un pessimo Grandmaster Flash, oppure rincorrere intrecci di sonorità “tutti gusti”, che non hanno certo nella coerenza e nell’innovazione stilistica i loro punti di forza. Con un festival annuale si possono fare in un giorno più soldi che in 50 notti l’anno e questo solletica molti addetti ai lavori: comunque è un rincorrersi ciclico quello tra festival e clubbing. Anche in Europa adesso si è giunti ad una soglia critica, in qualche modo si dovrà tornare alle basi, ai piccoli club e al vecchio ma sempre buono “DIY method”.