Siae – Rischio Fallimento

Siae

Ogni tanto una bella notizia: La Siae, Società Italiana per Autori ed Editori, ente fra i più malandrini in assoluto, quelli che in Italia “gestiscono” gran parte dei diritti di autore della musica trasmessa sui network digitali e radiofonici, sarebbero sull’orlo della bancarotta. Lo sostiene il Commissario Straordinario Gianluigi Rondi, uno che già da giovane assomigliava più a una statua del museo delle cere che a una persona reale. Secondo l’esimio funzionario e critico cinematografico “le scelte strategiche operate dalla Gestione commissariale, soprattutto in materia di revisione dei contratti collettivi, patrimonio immobiliare, Fondo di solidarietà, Fondo pensioni per il personale di ruolo S.I.A.E., sono state in ampia misura atto dovuto in risposta a vuoti decisionali o carenze organizzative che, ove non rimediati, avrebbero potuto definitivamente porre a serio rischio un qualunque equilibrio dei conti della Società, al pari di ogni relativa prospettiva di stare al passo con i tempi.” Non è cosa da niente: in pratica si afferma che la società sia stata gestita a cazzo di cane e che nei prossimi anni il risultato saranno bilanci negativi per oltre cento milioni di euro a stagione. L’ente – a meno che lo Stato non intervenga con qualche operazione di magia – perderà tutti i privilegi che le derivavano dall’essere monopolista: in queste condizioni non potrà fare altro che dichiarare fallimento. Poveri Battisti e Mogol, Baglioni e Celentano, Vecchioni e minchioni. Questa sarà da festeggiare se dovesse accadere, mai ente più mafioso fu concepito sulla faccia della terra.