Mp3 – Rocstar
Erano dei in terra i Koma & Bones nelle scene breakbeat di fine anni novanta-inizi 2000, insieme a Rennie Pilgrem e ai Drummatic Twins. Alfieri di quello che di più innovativo potesse esserci in fatto di dance music elettronica. Poi come se un virus appositamente generato per far scomparire una scena avesse liberato completamente la sua forza devastatrice, prima le teorizzazioni d’un anti-purismo, poi l’ascesa sempre più forte dell’electro, hanno reso autoavverante la tragedia. Quei sapientoni musicalmente ma poco accorti dell’evolversi delle scene, improvvisamente erano rimasti senza coordinate, privi del loro pubblico (che essi stessi avevano rinnegato), spersi nel magma del digitale che obbligava a totalmente nuovi ripensamenti. Chiaramente questa mia è un’ennesima approssimazione di ciò che è accaduto in quegli anni nel clubbing e nella fruizione elettronica delle subculture, eppure forse non troppo lontana dalla realtà. Tutto questo pippoto per dire che forse Jude Sebastian si poteva evitare questa “nu skool swing”, tardiva reinterpretazione di quella moda boogie-fidget scoppiata un paio d’anni fa. Non ce ne vogliano alla Rocstar, della quale amiamo a dismisura quasi ogni uscita e non ce ne vogliano nemmeno i nostri lettori, abituati a recensioni soltanto positive.
