Quello dell’Urban Gaming è un fenomeno nuovo per il quale è difficile trovare una definizione univoca e rigorosa. Ciò nonostante va detto che tutti i giochi urbani si svolgono in spazi pubblici, sia metropolitani che in aree naturali, come i parchi statali ed altri luoghi – “en plein air” o al chiuso – facilmente accessibili a chiunque. Lo spazio di gioco è quasi sempre a misura d’uomo e può “far leva” su una scala differente rispetto a quella dei tradizionali giochi da tavolo o per computer. Infine, tutti i giochi urbani incorporano tecnologie di comunicazione, come i telefoni cellulari, ricevitori GPS, fotocamere digitali e Internet. Nei “location-based games” – un altra maniera questa di definire i giochi urbani – l’iterazione con le nuove tecnologie di comunicazione è comunque decisiva e può estrinsecarsi in molteplici forme. Quello che davvero sembra importare è l’esperienza ed in molti casi anche le persone che seguono il gioco on-line possono partecipare. Le posizioni dei giocatori di strada vengono registrate via satellite e trasmesse ad una mappa virtuale, i giocatori online – inoltre – possono inviare messaggi di testo agli altri partecipanti agevolandoli con opportune istruzioni. In “Can You See Me Now?” un flusso dal vivo audio è stato trasmesso dai giocatori di strada in modo che i giocatori online potevano sentirli mentre correvano per la città. Alcuni giochi consentono una partecipazione ancora più passiva e i telefoni cellulari o computer palmari possono utilizzare il posizionamento GPS per trovare oggetti virtuali o altri giocatori a cui capita di essere nelle vicinanze. Ad esempio, un gioco giapponese chiamato “Mogi” si basa su oggetti virtuali le cui posizioni sono state programmate nel sistema. I giocatori possono scoprire gli elementi che sono vicini a loro e poi passano sopra le coordinate corrette per “raccogliere” la voce. Le persone possono anche scambiare oggetti e trovarne di nuovi. Esperienze virtuali e reali comunque s’intrecciano nell’urban gaming e la crescente popolarità dei mondi virtuali in generale, il nostro senso della realtà, sempre più è ibridato da “contaminazioni” informazionali evolvendo verso scenari interattivi. Alla stessa maniera, l’affermarsi sempre più della tecnologia GPS trova in questi giochi un facile alleato, così come non è inusuale l’utilizzo di altri device e gadget tecnologici: concetti tutti presi in prestito dai giochi per computer, dai giochi da tavolo e di ruolo.
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