S’avanza un nuovo galateo del clubbing – evidentemente – se anche il Guardian, per mano di Tony Naylor, s’interroga sugli ultimi sviluppi delle scene dance. Le varie subculture musicali sono oggi più meticciate che mai – questo è il dato di partenza – e le ultime generazioni sembrano essersi liberate di quei dogmi d’appartenenza che prima rendevano molto più separate le differenti aggregazioni. Non è infrequente di questi tempi ritrovare fan della techno a party dubstep o mischiare pubblici house-electro dalle attitudini alquanto differenti. Quali saranno i codici di comportamento in questi casi? Queste sono le questioni alle quali Naylor tenta di dare delle implicite risposte specificando una sorta di nuovo galateo discotecaro. Per prima cosa – sottolinea il commentatore – negli spazi ristretti la gente ubriaca deborda. Se qualcuno vi urta non comportatevi come se fosse un diretto attentato alla vostra persona. Se non siete disposti a finire la notte con uno strato di “feccia rave” sulle vostre calzature, rimanete a casa. Se, in un momento di estasi musicale trascendente, qualcuno vi sorride, ricambiate il sorriso. il clubbing è anche condivisione. Accettatelo. Se quella stessa persona quindi vi offre un sorso di acqua e/o una sniffata di popper, non li guardate come se vi stesse proponendo un pezzo di cacca fumante. Chi finisce il proprio drink e gli lancia dietro il bicchiere non compie certo un bel gesto. È vietato fumare e qualcuno non rispetta questa regola. È vero, le sigarette uccidono, ma non così rapidamente: non è il caso che gli mostrate il vostro dito medio. L’atmosfera sarebbe subito segnata da brutte vibrazioni. Non è finita, rincara la dose l’articolista: se avete bisogno di condividere l’esperienza della vostra serata non ballando ma costantemente aggiornando la pagina di Facebook, oppure caricando un filmato su YouTube, si consiglia di farlo fuori la pista. Non lamentatevi di stranezze se andate in certi club. Per la gente normale c’è Ikea, il fantacalcio, una birra in un pub, la televisione a casa: inutile lamentarsi se poi la sicurezza vi nega l’accesso. Comunque il vostro comportamento non deve invadere aggressivamente in nessun modo gli spazi nei quali siete ospiti. Non stressate i dj con inutili richieste, non siate ostili con la gente sconvolta, allentate il controllo verso fidanzate e/o amici: non siete necessariamente in un campo a voi ostile. Del resto, si spera che anche dai versanti più “underground” ci si moderi: mostrare ostilità verso altri gruppi è davvero la cosa più stupida e brutta che si possa fare in un club.
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