Femen – Topless Jihad Day

Femen

Si è svolto ieri, il 4 Aprile, la giornata internazionale Femen della Guerra Santa del Topless. Le attiviste hanno lanciato il loro appello al mondo per ricevere supporto, e il mondo ha risposto alquanto positivamente. Il destino dell’attivista tunisina Femen Amina Tyler ha scosso e unito migliaia di persone in tutto il mondo. L’atto di disobbedienza civile di Amina ha richiamato su di lei l’odio letale del fondamentalismo islamico, che nella sua disumanità, ritiene più naturale l’uccidere una donna che il riconoscerle il diritto a fare ciò che vuole con il suo corpo. Per i fondamentalisti – come possiamo vedere – l’amore per la libertà è il tipo più pericoloso di malattia mentale, che richiede un trattamento coercitivo radicale, che ben si allinea con lo spirito punitivo di una concezione fascista della medicina. La “primavera araba” per le donne del Nord Africa si è tramutata in un freddo inverno di sharia che le ha private di quei pochi diritti e libertà politiche di cui godevano prima. La giovane tunisina, di cui la scorsa settimana si erano perse le tracce facendo temere per un’incarcerazione o un internamento in manicomio, si trova adesso nella sua abitazione in Tunisia e pare stia bene, così ha riferito nei giorni scorsi il suo avvocato, Bochra Belhaj Hmida, all’Afp (l’Agence France-Presse).