“Ciao”, così parte la mail, “noi siamo esperti nell’incrementare le classifiche di vendita su Beatport.” E come si farà mai? Pensiamo subito che ci attenderà qualche sorpresa con queste premesse. Tuttavia la faccenda è assai interessante: fingiamo di abboccare. Spiegateci o specialisti, come è possibile mai fare ciò? “È possibile comprare dei pacchetti di download che sposteranno le vostre tracce fino in cima”. O mammasanta, davvero interessante. “Diteci solo a che posto, di quale top chart voi avete bisogno e noi vi daremo tutti i dettagli”. Fantastico. “Quanto a lungo volete che la vostra traccia rimanga in alto? In sette giorni sarete in cima”. Da non credere. “Se il brano vende da solo si può rimanere per mesi, se la traccia non vende si può andare fuori dalla top 100 in 5 giorni”. Pensa un po’. Ci viene da chiedere che cosa garantisca che la traccia scali le classifiche e la risposta non si fa attendere: “abbiamo sette tracce nella chart principale, sappiamo approssimativamente di quanti download si ha bisogno per salire ai piani alti: questa è la nostra garanzia”. “In relazione all’acquisto di una data quantità di download il tuo posto è approssimativo e può essere diverso da quello previsto ma nella gran parte dei casi è possibile prevedere in quale fascia sarete posizionati”. Se si comprano più di 300 download ci faranno degli sconti – dicono – e come esempio ci assicurano che per le top 100 progressive house bastano 300 download per essere nella Top 20. Il costo? 1500 euri più il costo dei singoli download (nel caso di un’esclusiva di Beatport), 1290 nel caso di un’uscita non esclusiva (sempre è da aggiungere il costo unitario al quale è venduta la traccia). Con 200 download ci assicurano che si entra nella Top 50, questo al costo di 1000 euri per una traccia esclusiva e di 860 euri nel caso contrario. Per entrare nella Top 80 dovrebbero bastare 150 download invece, al prezzo di 750 euro o di 645. Purtroppo gli acquirenti sprovveduti e i dj di provincia comprano quasi sempre nella fascia Top 10 – Top 20 e quindi molte delle grosse etichette (delle quali sappiamo ma non facciamo nomi) utilizzano frequentemente questi sistemi. Con 2500-3000 euri di spesa complessiva si è in cima alle classifiche e semmai si aumentano pure le chance per i produttori – quasi sempre anche dj – di procurarsi dei buoni contratti: sembra apparentemente costoso ma questo mercato esiste e funziona anche piuttosto alacremente. C’è da non crederlo ma è così.