Walter Van Beirendonck è un fottuto genio della moda, nato a Brecht, in Belgio, nel 1957, e diplomato alla Royal Academy of Fine Arts di Antwerp, lo stilista è diventato famoso per le sue collezioni estreme, con lavori ispirati alle arti visuali, alla letteratura e agli immaginari musicali: uno dei primi fra i creativi del settore ad annettere influenze etniche e sci-fi. Le inusuali combinazioni di colore e le forti influenze grafiche sono le principali caratteristiche delle sue creazioni, prodotte sotto il marchio Wild and Lethal Trash. Potremmo ricordare i suoi costumi per il PopMart Tour degli U2, nel 1997, anche se a dire il vero tutta la sua produzione è innervata da suggestioni poi riutilizzate nello show business elettronico-rocchettaro. Basti guardare le sue collezioni fra il 1995-1996 antesignane dello stile luchadoeres e di maschere alla cyberpunkers, poi riprese decenni dopo, oppure certo crochet seminal pussy riot, per non parlare poi degli accostamenti in seguito copiati nelle scene modaiole fidget/hard-electro. Ispirandosi alle produzioni di Walter usciranno ancora tante reinterpretazioni del suo stile, perché – assecondando l’estro – il maestro belga ha dato origine ad una marea sterminata di concetti e realizzazioni: non è un caso che gli sia stata recentemente dedicata una retrospettiva al Mode Museum di Anversa, celebrazione doverosa per un designer che ha saputo infiammare le platee ben oltre i suoi stessi confini geografici e ambiti culturali. Come egli stesso afferma infatti “la moda non deve solo raccontare una storia e far sognare, ma anche scuotere la mente e far riflettere sul mondo che ci circonda”. Come non rendere il merito dovuto ad un siffatto maestro???
Walter Van Beirendonck, short filmportrait
Hirsute Pursuit – All About Me – Walter Van Beirendonck