Sono accasati alla Bad Life i due Lucatwana e vengono da Brighton, sobborgo londinese dove più tradizioni musicali s’intersecano all’insegna dell’ibridazione delle tendenze. Quella loro è un house super stilizzata ed assai contemporanea, che ricorda un poco le sonorità di South London Ordnance e Travino, con passaggi molto groovy e vocal azzimati, sia in “Messenger” che in “Bluestown”, la prima a 126 e l’altra a 121 bpm. Evoluzioni un po’ fighette per i nostri gusti ma elegantissime e ben costruite che non ci scandalizzeremo a passare al cospetto di più che opportune crowd, ricche si spera di presenze femminili.
