Con Fascismo Abbandonato si abbraccia una categoria specifica del Ruin Porn, quello a sfondo politico-ancestrale, che ha i suoi precedenti internettiani – giusto per capirsi – nei monumenti “space” della jugoslavia titoista (vedi “Spomenik: Yugoslavian Abandoned Monuments). L’artista Dan Dubowitz e l’architetto Patrick Duerden hanno infatti bene documentato l’abbondanza di colonie, quei campi estivi italiani costruiti in stile modernista tra gli anni ’20 e i ’30, rendendo a pieno l’intreccio fra immaginazione storica e forme innovative, internazionalismo e memoria autoctona, rimandando a tempi che sono si lontani ma in qualche modo parlano anche d’un futuro possibile. Non si nega il fatto che le colonie fossero uno strumento politico e propagandistico del regime ma al di là di tante forbite dissertazioni sono le immagini a parlare, cariche d’un languore e d’una disperazione unica, forse irripetibile – non ci giureremmo – comunque fascinosissime nel loro maestoso squallore.