Quando si vuol fare una facile battuta sulla tech-house quella che attecchisce meglio in genere è: “si una bella traccia, ma quando parte?”. É un po’ quello che succede anche con “Paradigm” e “Banger”, entrambe a 126 battute al minuto, fascinose produzioni ma che mancano di quel guizzo maggiormente tecnoide e bassoso per noi necessario. Certo, gli amanti del continuum a viaggione non saranno d’accordo, loro impazziscono per le tirate houseggianti e sintetiche, comunque ben stilizzate – come in questo caso – e rarefatte. “Banger” è giusto quello che il nome dichiara, dicono dalla casa dell’etichetta di Amsterdam, una techno track piuttosto deep e montante, mentre “Paradigm” è più downtempo e deep/dubby.
Robin Kampschoer @ Shourai Sessions, Studio 80, Amsterdam
Robin Kampschoer – Banger
Robin Kampschoer – Paradigm