Elaborazioni dal versante più houseggiante della techno che ci arrivano da Harvey McKay, adesso accasato alla Bedrock (dopo esser passato per etichette del calibro di Soma, Relief, ADSR, Octopus, Toolrooom e Respekt, solo per citarne alcune), trattazioni che sono lontane da quello che più ci piace ma che in definitiva non disprezziamo, se non fosse per i vocal molto mainstream e una patina di lucido spalmata in ogni dove lungo le tracce. Il “roscio” maestro di Glasgow s’interessa alle big room – insomma – e gli ami che utilizza su di noi fanno poca presa, peccato tuttavia perché le battute sarebbero anche robuste e ben congegnate. Il mestiere infatti c’è tutto e si sente sia nella title track “Amen” che nell’altra incisione presentata “Cry Wolf”, entrambe forgiate sui 124 bpm.
Harvey McKay – Amen Preview
Harvey McKay – Cry Wolf Preview