Sin dalla sua prima release del 2011, “Bump It”, Mafia Kiss ha fatto la sua comparsa sulle breaks charts di Juno, Track It Down e Beatport. Quella di “It Began In Detroit” è una mescola di booty bass ed electro breakbitteggiante che vede la luce adesso su Punks, come pure “Do It”, forte di vocal maschili stradaioli o “Move My Soul” che con Alison Levi muove verso territori ancora più disco-step, su quella linea di pensiero che ha esponenti autorevoli proprio negli Stanton Warriors. Insomma, chi vuole ci sentirà anche del garage, dell’house e perfino del grime: sono misture che in Italia non attecchiranno mai – e qualcuno ci ha anche provato – perché per questi inviluppi ci vogliono dei contesti autentici e nelle strade italiane, invece, quelle dei centri sociali e dei posti occupati, fanno ancora fatica a maneggiare una cultura musicale appena decente. Il resto poi è ancor peggio, solo fuffa giovanilista e tamarra: si parla naturalmente di quel poco che esula dalla cassa dritta (ambiti “più facili” ma dove non è che manchino ugualmente problemi relativi alla qualità delle proposte).
Mafia Kiss – It Began In Detroit