Sembra un canovaccio scritto ad arte: in una vecchia fabbrica di Chicago sono ritrovate 13 presse abbandonate che meticolosamente ristrutturate permetteranno all’azienda di diventare uno dei più imponenti impianti produttivi di vinile degli Stati Uniti. In pratica l’ossessione per i luoghi abbandonati incontra il feticismo per il vinile e il connubio – conseguentemente – è subito oggetto d’attenzione per blog musicali e di settore. La richiesta di vinile sta aumentando e allora una tale scoperta capita a fagiolo e aggiungerà un altro pizzico di storia a quelle edizioni che usciranno dalle esperienziate presse Hamilton, SMT e Lened (questi i nomi dei macchinari che fino agli anni novanta furono utilizzati essenzialmente per stampare bootleg destinati al mercato indiano). Alla Quality Record Pressings naturalmente si fregano le mani – porteranno il numero complessivo delle presse funzionanti a 27 – allertando gli operai a tripli turni per un funzionamento all time. Che dire, anche se riteniamo la musica sempre più interessante che i formati sui quali è veicolata, la simpatia per il vinile coinvolge anche noi: la storia era troppo bella per non essere segnalata e con un più quel fascino vintage emanato dalle vecchie macchine siamo sicuri che anche le produzioni che scaturiranno saranno oculatamente scelte ed interessanti.