Cadenzate battute tecnoidi avanzano in guisa da marcetta tossica e subito “Bumerang” – si, scritto proprio così – ci convince della semplice ricetta proficuamente utilizzata: un riff ipnotico, atmosfere malsane e carnascialesche, ritmi che continuamente s’avviluppano su se stessi. Il leit motiv di tutte le quattro produzioni è esattamente quello di far girare riff assassini, così è in “Eshelonka” – che sta per Echelon in lingua sovietica, immaginiamo – stiloso esercizio di purismo anni novanta e altrettanto frizzante è “Obvalka”, traccia più cupa e introversa, assai intensa e maniacale. Del cespo la più raffinata è l’ultima, “Betushnye”, svirgolante in apertura ed electroide, cerebrale e ipnotica. Alla label viennese Bare Hands saranno contenti perché il risultato ottenuto è di grandissimo livello: per produzioni come questa 300 copie di robusto vinile 140 grammi sono il minimo che si poteva mandare alle presse sicuri di non sbagliare. Non fatevene sfuggire almeno una copia.
Bedlam – Мир EP