Wicked Style Playlist April 2015

“Maledetta primavera” intonava la canzone di Loretta Goggi, “che fretta c’era”? Si, la fretta fa i figli ciechi e il non dare il giusto tempo ai subgeneri per crescere e prosperare è diventato in musica – a nostro avviso – uno dei problemi spesso sottovalutati di un epoca nella quale ogni marginalità e specialismo viene bruciato sempre più nell’arco di pochissime stagioni. Non era così agli albori delle sottoculture, quando si aveva materia, energia, spazio e tempo per far proliferare le idee, senza sottostare ad eccitamenti e mode del tutto passeggere, avendo il tempo di far sedimentare e crescere evolutivamente uno stile. La musica che la maggior parte della gente ascolta è quasi sempre una merda totale, si balla sempre meno e la melassa informe del pop lambisce ogni cosa. Va riconosciuto allora che le posizioni puriste di chi ha mantenuto sempre saldo il timone – ad esempio i cultori d’un suono techno piuttosto primordiale e diretto – ad oggi sembrano quelle che resistono meglio al degenerare dei costumi. Altri – è il nostro caso e siamo decisamente una minoranza – il purismo lo capiscono ma non è la loro strada e si propongono criticamente nell’ordine di rinnovare le scene ma cercando di farlo con equilibrio e pudore, senza buttarla ogni volta soltanto in carnevale (che oramai in primavera è passato). Tutto questo con la playlist di Aprile forse centra poco ma ogni tanto – sospesi fra carnevale e bella stagione – permetteteci anche a noi un qualche pistolotto.