Dall’uno al tre Maggio nel deserto del Nevada, a 40 minuti di macchina da Las Vegas, si è tenuto un festival apocalittico e un po’ fricchettone, il Further Future, organizzato dalla Robot Heart crew, Ci sono stati ad animare lo show nei differenti spazi organizzati all’uopo, The Orb, Damian Lazarus e The Ancient Moons, i Thugfucker e diversi altri. La formula di questi festival oramai è la solita, che va dal semplice al lussuoso alternativo, con accomodation molto diverse, il tutto fra dancefloor, live, cucina biologica, session di yoga e dibattiti sullo stato dell’arte e della comunicazione (con annesse probabili droghette empatogene di personale dotazione). Era conseguente alla loro stessa impostazione che questo tipo di “eventi” virassero verso una maggiore morigeratezza sonora: e allora vai con il futurismo melodico, recuperando pulsioni space ma annacquate. Ci mancherebbe soltanto che torni di moda anche l’esotica chill-out, le aliene anni sessanta stivaloidi e il jazz psichedelico-galattico. Siamo seri.
Further Future
HABITAS | Spring at Further Future