Nathalie Miebach realizza partiture musicali derivate da set di dati – e questo di per se non è particolarmente inedito considerando che gran parte della musica è in stretta connessione con la matematica – se pure, in questo caso, si traducono i dati scientifici anche in sculture, installazioni e spartiti musicali. Il suo lavoro è quindi focalizzato sull’interazione tra arte e scienza e annette la possibilità d’una articolazione visiva pregna d’osservazioni analitiche, operatività che amplifica – e non di poco – l’arco speculativo delle questioni messe in gioco. In altri specifici progetti – ad esempio – Nathalie Miebach ha preso dati metereologici estrapolati da tempeste e li ha trasformati in complesse sculture che incarnano le forze della natura e del tempo. Queste sculture diventano anche spartiti musicali per un quartetto d’archi e naturalmente possono essere suonate. Il desiderio è quello d’esplorare il ruolo che l’estetica visiva svolge nella traduzione e nella comprensione della scienza dell’informazione, utilizzando processi artistici e materiali comuni, sovvertendo le consuete aspettative relative al binomio arte-scienza e innestando sfumature vezzose e livelli d’emotività alfine decisamente non ordinari.
Nathalie Miebach – Art Made Of Storms