Vengono da Brescia i due Tears Of Change – Federico Baracco e Paolo Mantini – combo che debutta adesso sull’etichetta transalpina Gravite, dopo un cespo d’uscite per altri marchi come Plastic City FX, Pongmusiq, Eintakt, Rohs! e No Politics (solo nell’ultimo anno). I due giovani e barbuti produttori sono amanti delle macchine modulari e analogiche e il loro live – ci dicono –sembra essere sempre molto potente. Anche l’original mix della title track, “Code 818”, subito ci convince in quanto a robustezza di trame, mantenute puriste ed energetiche, non penitenziali e avvolgenti. È il fondatore stesso della Gravite, Bruno Sacco, ad applicarsi su questa incisione con un remix davvero suggestivo e atmosferico ma non per questo meno efficace. Si passa dopo a “Trinacria”, seconda original track dalle cesure granulari e più sperimentali, ben rivoltate poi nell’altrettanto interessante remix di Danilo Rispoli, realizzazione più purista e tecnoide, elegiaca quanto basta ma allo stesso tempo molto rigorosa e spaziale.
Tears Of Change – Code 818