Faig Ahmed è un artista, classe 1982, che nato a Baku nell’Azerbaigian ha focalizzato la propria ricerca sullo studio delle antiche tradizioni, dei culti e delle culture, lavorando con più media, tra cui la pittura, il video e le installazioni, spesso agendo sulla struttura convenzionale di riferimenti tessili (tappeti), tipici di quel paese, smontando e rimontando gli elementi che poi combina in nuove e più contemporanee forme scultoree. “È affascinante osservare il processo di una tale facile trasformazione di così antichi e stabili manufatti” dichiara l’artista, realizzazioni che sono pur sempre oggetti d’arte ma anche d’uso comune: “i tessuti sono oggetti che l’umanità utilizza dall’inizio dei tempi” – infatti – e questo è permanente “fino ai giorni nostri”. Faig Ahmed è interessato alla modellazione – e modelli e ornamenti si possono trovare in tutte le culture, a volte simili e a volte molto differenti. L’artista considera questi modelli come fossero parole e frasi che possono essere lette e tradotte in un linguaggio che tutti possono capire, esaminando la materia per vedere quanto in profondità si può andare dentro qualcosa di compiuto e olistico, osservando l’influenza che questo tipo di cambiamento può avere sulle persone.