Erin Lee Holland viene originariamente dalla Nuova Zelanda, dove ha studiato fotografia professionale prima di approdare in uno studio in Australia e poi specializzarsi in fashion photography a New York per poi muovere infine verso Mexico City dove attualmente vive e lavora. Il suo adesso è un lavoro più documentaristico che completa a sua volta con l’attività d’insegnamento in diverse scuole di fotografia e con la partecipazione in un gruppo che si occupa di minori che vivono in paesi “a rischio”. Erin è implacabile e nei suoi lavori editoriali bazzica per funerali di narcotrafficanti, preti luchadores tossici e flagellanti banditos. Nei suoi progetti speciali – ad esempio in Glorificado ma anche negli altri Sin Fronteras, Veneration e Imperial County – la fotografa esibisce in particolare uno stile crudo e diretto al bersaglio, seppure anche nei suoi fashion shots sempre le costruzioni rimestano in ambientazioni provvisorie e poco patinate, spaziando indifferentemente dal bianco e nero al colore. A noi piace molto.
