La National Audio Company fu aperta nel 1969 a Springfield e quando gli altri produttori – nei tardi anni novanta –abbandonarono il tape manufacturing a favore della montante produzione di CD rimasero fermi nell’intenzione di continuare quello che fino ad allora avevano sempre fatto. Naturalmente non c’è nessuna morale da estrapolare da questa storia – a nostro avviso – e se quei produttori di cassette stanno adesso vivendo una seconda giovinezza è solo frutto di più e disparate congetture: essere rimasti i soli in questo segmento di mercato, una certa nostalgia per i supporti pre-digitali e per tutto quello che è feticismo dell’offline, oltre alla degenerata propensione di musicisti e band per il vintage ammendato di pulsioni estetiche neo-moderniste. L’ultima fabbrica di cassette al mondo è un capolavoro di tecnologia meccanica e audio, con vecchi Revox e nastri trasportatori, scatole di nastri accatastate e inservienti attempati, questo è però indubbio: godetevi il bel filmato di Bloomberg Business ma non fatevi venire strane idee riguardo il formato della vostra prossima uscita.
The Last Audio Cassette Factory – National Audio Company
https://www.youtube.com/watch?v=UJ4BcZ8ZTjc
