Avevamo già segnalato su Wicked Style il fenomeno del Green Graffiti, così come – ancora prima – eravamo rimasti incantati dagli Eco-Graffiti di Edina Tokodi a New York. Le tecniche più impressive nel graffissimo – tuttavia – non rimangono prerogativa d’un solo autore e l’idea di utilizzare per opere d’arte di strada elementi organici ha iniziato a prendere piede anche ad altre latitudini, alimentata anche da uno spirito attivista più eco-friendly e voglioso di nuove sperimentazioni. La pratica stessa ha prodotto nuove definizioni e adesso non è un caso che si parli di moss graffiti, dove moss – appunto – sta per muschio, elemento che sostituisce la vernice spray. La tecnica può anche essere considerata un’altra forma di guerrilla gardening ed uno degli street artisti che adesso è abbastanza rappresentativo di questo approccio è Green, del quale diverse opere sono apparse a Lione, in Francia. Niente di trascendentale in questi lavori – sia chiaro – e non vogliamo dar adito nemmeno ad un nuovo fanatismo bacchettone che vieterebbe tout court bombolette e tinture industriali, se pure gran parte di queste realizzazioni emanano un indubbio fascino, che proprio nel contrasto naturale-artificiale, metropoli-campagna – temi assai consueti per l’arte contemporanea – trovano la loro ragion d’essere.
