All’epoca del crollo dell’integrità teutonica in fatto di motori – leggasi scandalo Volkswagen – come non citare un caso di ruin porn che vede protagonista nel nord-europa ancora più freddo e lontano proprio l’industria automobilistica italiana. La notizia non è nuovissima ma merita di tornarci su: in Danimarca un vecchio concessionario FIAT con oltre 200 macchine invendute è stato riscoperto dopo oltre trent’anni a Kolding, un comune con meno di 90000 abitanti situato nella regione del Syddanmark. L’autoparco di macchine venuto alla luce farebbe eccitare qualsiasi fanatico dell’esplorazione urbana profonda: una Fiat 127 d’antan color senape, Fiat 600 altrettanto attempate, verdine o amaranto, addirittura una Fiat 129 arancione, numerose 128 e una Lancia Beta (l’unica venduta a più di 5000 euro). Naturalmente le ruote dopo così tanto tempo erano tutte sgonfie e un po’ ingottate, seppure le condizioni generali di gran parte delle macchine fossero ancora buone. Alcuni veicoli sono stati venduti a non più di 250 euro (un vero affare) ma alla fine l’asta è stata comunque un successo. Non capita ogni giorno di rivivere l’esperienza di un ambiente così caratteristico risalente a più di trent’anni fa. In piena eccitazione feticista per ogni rovina urbana possiamo dire però che per contenuti questa riscoperta lancia il genere del ruin soft porno.