Future Age In Fregene – Casa Sperimentale

Alla fine degli anni sessanta, quando ancora lo sperimentalismo che precedette il diktat postmodernista conservava una sua forza, l’architetto Giuseppe Perugini – poi docente a Roma nella seconda metà degli anni settanta – costruì a Fregene per se e la sua famiglia una villa di foggia brutalista: la “casa albero” o “casa sperimentale”, progettata insieme al figlio Raynaldo e alla moglie Uga De Plaisant. L’uso del calcestruzzo grezzo in facciata, la scomposizione dei piani, il contrasto naturale-artificiale (uno dei temi forti nelle enclave neo-avanguardiste d’ogni tempo e genere), il vetro, l’acciaio e i volumi sovrapposti, non s’imposero certamente – in ambito internazionale – come delle novità assolute, avulse dagli immaginari dell’epoca. L’intrico di travi principali e secondarie, l’abusato motivo del cubo, le sporgenze e le rientranze, il brutalismo un po’ edulcorato, barocco, forzatamente scultorio e teatralizzato, potevano tuttalpiù suscitare suggestioni “altre” nell’italiano medio in gita a Fregene e anche nella borghesia ingessata che ancora circolava in quelle amene località nazionali. Un po’ meno sembravano al tempo interessanti tali modulazioni per finire nella storia dell’architettura internazionale – quella che conta – conseguenti a tendenze che erano già sul viale del tramonto e non avrebbero resistito da lì a pochi anni al macinare che la teoria in architettura sempre produce. Dopo la morte di Giuseppe Perugini, nel 1995, l’edificio è caduto progressivamente in rovina, è stato vandalizzato – ma neanche troppo, considerando la sua imponenza spettacolare – e il suo declino, adesso, immortalato da Oliver Astrologo, attecchisce sul versante di un ruin porn più tendenzioso e social media fremente. Col senno di poi quest’opera è per tutti assai affascinante, come qualsiasi forma artistica capace in maniera decisiva di mettersi in gioco rispetto al “sign of the times”, anche diventando obsoleta e “ritornando” in chiave retro-futurista. All’incuria istituzionale e familiare – la proprietà è privata – rimedia insomma l’estetica del decadimento e della nostalgia reificata.

 

Giuseppe Perugini_Casa a Fregene (Roma)

 

Casa sperimentale – Vivere l’architettura # 2.8