Industrial Soundtrack to Urban Decay, lungometraggio ideato e diretto da Amélie Ravalec & Travis Collins, ripercorre le origini del genere industrial, in un viaggio attraverso le città fatiscenti di quelle che una volta erano le più fiorenti scene d’avanguardia sia europee che statunitensi. Molta acqua è passata sotto i ponti ma qui non sembrano troppo avvertirlo, nonostante quell’approccio underground e di nicchia sia completamente tramontato: prevale come interesse – allora – l’aspetto più “storico” e “documentaristico”, quanto cioè la cultura industriale abbia influenzato la sfera della musica popolare, ben oltre i rumori metallici iniziali di Throbbing Gristle e Cabaret Voltaire (saremmo sempre ai soliti nomi se non fossero citati e coinvolti anche NON, SPK, Test Dept, Clock DVA, Re/Search, V Vale, Z’EV, Click Click, Sordide Sentimental, Hula, The Klinik, Ant Zen, Orphx e In The Nursery, tutti nell’ordine – in ogni caso – d’un ben documentato e già noto fil rouge). Industrial Soundtrack to Urban Decay da quello che ci risulta ha avuto la sua première in Italia a Luglio, a Milano, in una serata organizzata dalla label Vasopressin.
Industrial Soundtracks to Urban Decay
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