La dipendenza da oppiacei ha influito in maniera nefasta su più d’una generazione, mietendo vittime in ogni classe sociale e ambito culturale: in particolar modo – tuttavia – tra musicisti, artisti e persone coinvolte in qualche modo in attività creative. David Graham Scott sin dalla metà degli anni ’80 ha iniziato a sperimentare con la pellicola e al tempo stesso con la droga, che lo ha agganciato sino a renderlo completamente dipendente. Nel 2003 la svolta: David viene a conoscenza di un metodo estremo, derivato dall’utilizzo sacrale in alcune tribù africane di una radice vegetale psichedelica – l’iboga – e si sottopone ad un trattamento di 36 ore, una sorta di “riprogrammazione neuronale” che nel suo caso funziona alla perfezione, riportandolo a nuova vita. David produce un primo documentario su questa esperienza l’anno successivo, il 2004: Detox or Die, questo il titolo, lo porta inconsapevolmente a diventare un portavoce riconosciuto di tale non-convenzionale trattamento che – a seconda di molti – può risolvere in 24 ore astinenze da oppiacei che utilizzando i trattamenti convenzionali richiederebbero parecchi mesi. Negli anni successivi molti sarebbero stati i tossicodipendenti che lo avrebbero contattato per saperne di più e conoscere il vero potenziale del trattamento e una preoccupazione del regista è diventata una più esatta comprensione circa il funzionamento della terapia: verificare cioè se l’ibogaina fosse davvero così risolutrice o se nel suo e in altri casi si fosse solo comportata come un placebo molto potente e visionario. Iboga Nights nasce come un tentativo di risposta a questa domanda partendo da una sessione di terapia tenuta da una operatrice-esperienziata fra le mura di una villa in un sobborgo olandese: non tutto però va per il verso giusto e uno dei partecipanti avrà bisogno d’essere ricoverato. Successivamente sarà lo stesso David Graham Scott, a Londra, che gestirà direttamente il trattamento, coinvolgendo a fondo la propria persona nella sperimentazione della controversa cura. Il documentario finale, del 2014, è stato ultimato professionalmente grazie a una raccolta di fondi lanciata su Indiegogo. In Italia – per quanto ne sappiamo – Iboga Nights non è mai stato proiettato: adesso finalmente è stata pubblicata online una versione completa.