Rebekah – 1997 Reprise

Quando qualche amico ci chiede cosa stia succedendo di nuovo nell’electronic dance internazionale e noi laconicamente rispondiamo “techno”, qualcuno ci guarda un poco stranito, quasi a voler dire: “ma come techno, la techno è sempre la stessa storia, dov’è la novità?”. La novità – forse – è che non vi è più nessuna novità e finalmente certe traiettorie sono arrivate al culmine e la scelta è rimasta solo tra pochi ambiti, modaioli-mainstram oppure “di nicchia” e iperspecifici, senza tanti fronzoli e contaminazioni stilistiche. Qui, naturalmente, siamo sul secondo dei due versanti, abbracciando traiettorie puriste e un suono coinvolgente (“1997 Reprise”), appena vergato da innesti più ambientali (“Spellbound”) oppure elegiaci (“Unfound Truths”), non disdegnando scansioni più psicotiche e incalzanti (“For The Last Time”). La bella Rebekah e i suoi amici della Soma posso essere soddisfatti dal risultato, che è perfetto per questo ritorno all’essenziale che si respira.

 

  • Rebekah – 1997 Reprise
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    Rebekah – 1997 Reprise

     

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