La partenza è subito filante e ipnotica e la title track, “Distorted Perceptions”, subito s’imprime nelle sinapsi grazie a un incedere velenoso e cattivello, assai insinuante e malsano. Scopriamo che anche le restanti tre tracce hanno le stesso titolo, appena seguito da una diversa sigla numerica (due, tre e quattro), come in una sorta di saggio tecnoide che sperimenta diversi trattamenti d’una medesima idea. Alla Nightmare Factory Records devono aver molto gradito il progetto e tutta fila splendidamente in maniera azzimata e professionale. Peccato non avere ancora nessuno streaming pubblico.
Electrorites – Original tracks 2017
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