Dave Clarke – The Desecration of Desire

Non ha bisogno di troppe presentazioni il barone rosso Dave Clarke, un veterano della techno che dopo 14 anni ritorna con un nuovo album, che non è la solita raccolta di hit da dancefloor. Il maestro brightoniano, infatti, imbastisce una narrazione ispirata alla musica della sua giovinezza, produzioni fitte di trasalimenti punk, industrial, electro ed EBM. Nell’impresa Clarke s’avvale degli apporti di Louisahhh, Matt Sims, Mark Lanegan, Gazelle Twin, Keith Tenniswood e Anika, non facendo mistero del fatto che il desiderio di “scrivere canzoni” è sempre stato in lui da anni. Questo è il risultato, affascinante ed eclettico, quello che ci vuole anche per la Skint, etichetta che negli anni ha un po’ perso la sua identità primigenia.

 

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