Subito con un senso d’inquietudine e d’urgenza la title track, “Dead Horse Alive”, s’imprime nelle nostre sinapsi, ellittica, battente e incalzante. Anche la successiva “Confusion” infonde un certo senso di pericolo, con trame ipnotiche e viaggiose, dimostrando che questa collaborazione tra Flug e Andre Buljat è davvero riuscita e che alla Kneaded Pains, etichetta londinese attiva dal 2014, bene hanno operato nel mettere assieme questo duo, meritevole di provarsi in altre e nuove produzioni.